Bio-pelle, plastica polimerica o plastica recuperata dagli oceani: l'imballaggio ora punta all'eco-responsabilità. È l'opportunità per i marchi di connettersi con la coscienza e la consapevolezza del loro pubblico.
Il riciclo delle plastiche recuperate dai fondali oceanici affascina particolarmente Jérôme Vetere, vicepresidente di Lomb Art, specializzati nella produzione di espositori e imballaggi a Freienbach: “Il punto di partenza del nostro ragionamento è rappresentato dai materiali, poiché trasmettono emozioni forti e possono rafforzare l'identità espressa dal marchio.”
I designer di Iconia sono attualmente concentrati su questo ambito, lavorando a un progetto di cassa per orologi per un prestigioso orologiaio svizzero. Quest'ultimo sta sviluppando un'intera gamma ispirata al mondo marino sottomarino, rispondendo in particolare alle aspettative dei subacquei, una clientela molto esigente in termini di rispetto degli ecosistemi. La cassa in bobina e il pad che ospiteranno l'orologio saranno realizzati in bio-pelle, mentre la cassa esterna integrerà le ultime tecnologie di plastica riciclata, garantendo una finitura particolarmente curata. “È una tendenza sottostante,” insiste uno dei designer del gruppo. “Osserviamo questo fenomeno con il coinvolgimento di alcuni marchi che comunicano sulla protezione ambientale e la biodiversità, come Certina, che supporta la Sea Turtle Conservancy foundation. Questo ci spinge a monitorare attivamente e a puntare all'innovazione dei materiali.”
In effetti, Iconia sta costantemente ampliando la sua biblioteca di materiali, che già contiene più di 3.000 elementi e ha preso forma grazie ai contributi combinati di ingegneri, designer e vari profili all'interno del gruppo. Collabora anche con [materiO’], con sede a Parigi, all'avanguardia nei più recenti progressi tecnologici. E Iconia sta attualmente cercando di anticipare ulteriormente il futuro: «Possiamo considerare di passare da una cassa per orologi a espositori più eco-friendly», afferma un altro designer. «Credo che a lungo termine sarà possibile puntare al 30% - 50% di materiali ecologici durante la produzione, e così restare in sintonia con le aspettative dei consumatori».
